Altro che Travicello, questo è un Sindaco Callaghan

marco ursano Indieblog

Lo ammettiamo: ci siamo sbagliati. Chiediamo scusa ai nostri venti lettori, ma dobbiamo essere deontologici. Il Sindaco Peracchini, che impropriamente avevamo definito “Travicello” si è rivelato essere un epigone del mitico Ispettore Callaghan. Quello interpretato dal grande Clint Eastwood di cui il Maestro Sergio Leone diceva “ha due espressioni: con il cappello e senza”. E non sono certo due le espressioni per il Nostro Sindaco, ma tutta una gamma di sfumature che, per fortuna, trovano la sintesi in un piglio dirigistico che richiama alla memoria le gesta dell’Ispettore.

Basta leggere il post del Nostro su Spezzino Vero a commento dell’efferato gesto della decapitazione di Bambi e distruzione della slitta di Babbo Natale al parco luminoso dei giardini pubblici, quello che faceva la gioia di tutti i bambini di Spezia e zone limitrofe, sino a Civitavecchia.

E basta l’incipit: “Li prenderemo, come abbiamo preso chi ha accoltellato Babbo Natale.”

Per i maligni sembra più una battuta dell’Ispettore Clouseau; ma si sbagliano, sono dei livorosi. Qui siamo in piena narrazione dell’eroe americano: il giustiziere che si batte, spesso deriso ed in solitudine, contro tutte le ingiustizie ed i poteri forti che le favoriscono; sino alla vittoria finale.

E’ il caso di questa vicenda che definire inquietante è dir poco, ed i cui contorni si stanno a poco a poco delineando grazie alle indagine di uno speciale pool formato da agenti speciali inviati da Toti; teste di cuoio ed analisti che utilizzano gli ultimi ritrovati tecnologici in materia investigativa e si avvalgono dell’ufficio stampa e comunicazione di Del Debbio.

Tre, per adesso, le ipotesi accreditate sui colpevoli del vile attentato.

La prima: sono stati gli extracomunitari. Ma non è così semplice come appare ai leoni da tastiera, la sofisticata base elettorale del nostro centro destra: sembra che non siano i soliti nullafacenti falsi profughi, mantenuti dalla Caritas, che prendono 35 euro al giorno, girano vestiti firmati dalla testa ai piedi e con l’ultimo modello di smartphone. Si delinea il quadro di un commando di comunisti nigeriani, gelosi dei successi umanitari in Africa Nera del Patron dello Spezia Calcio e nostro cittadino onorario Volpi. Perde di consistenza, invece, l’ipotesi jihādista, anche se è vero che Bambi e Babbo Natale per i fondamentalisti rappresentano idoli pagani da abbattere con furia iconoclasta.

La seconda linea di indagine è volta ad investigare negli ambienti della sinistra antagonista capitanata da Massimo Federici e Corrado Mori. Il movente è chiaro: l’ex Sindaco e l’ex Assessore al commercio, invidiosi delle bellissime e scintillanti luminarie di Peracchini, invidiate anche da tutto il Nord Italia (dal Sud no, perchè quelli in tema luminarie ci fanno ancora un culo così) e costate solo 180mila euro alle casse pubbliche, ripensando alle loro luminarie “smanfane” (come si dice a Spezia) ed alla tristezza cosmica degli spettacoli di strada durante i grigi anni ad amministrazione sovietica della città, in preda ad una crisi di rabbia sembra abbiano distrutto personalmente a picconate le istallazioni, per poi fuggire non visti nella notte (se ci fossero state le telecamere..).

La terza ipotesi è quella di un incidente involontario, provocato dai figli dei palazzinari di Suburbia saliti a Spezia per festeggiare il decadimento del PUC, che una roba così loro non l’hanno vista mai dalle loro parti. Un paio di questi galantuomini, facendo un carosello a bordo di una ruspa, a causa di qualche bicchiere di troppo hanno sbandato in via Chiodo e sono arrivati sin dentro ai giardini schiacciando le statue illuminate. Sono state rinvenute sulla scena del delitto strane tracce di cingoli. Se fosse così poco male, perchè in cambio dello sbancamento delle colline e di villette a schiera sul waterfront, gli stessi palazzinari sono disponibili a finanziare il Parco Giochi all’Area Enel, oltre che le luminarie per tutto l’anno.

Comunque sia andata, noi siamo sicuri che alla fine i colpevoli di questo crimine saranno assicurati alla Giustizia. E non dobbiamo neanche temere per i pesci luminosi della Morin, che saranno piantonati giorno e notte da una squadra di vigilantes del Nord Italia, che li sì che sanno come si fanno le ronde, altro che sindaci smidollati e buonisti. A Spezia, per nostra fortuna, da oggi possiamo dire che c’è un solo sceriffo in questa città.