C’è una nuova figura poetica: il Sindaco Travicello

marco ursano Indieblog

Alla fine il Re Travicello era un buono. Non decideva niente per paura, o perchè cambiava idea a tale velocità che non si rendeva neanche più conto di quello che pensava, figuriamoci di quello che voleva fare. Ma non faceva neanche male a nessuno, lì a galleggiare nello stagno. Così, nella favola di Fedro, Zeus, che è un dio perfido che si diverte a fare le cattiverie, manda il serpente che si mangia tutte le rane, cioè i sudditi.

Invece, nella celebre poesia del Giusti, il popolo si bea del suo Re che non decide:

Dormite contente
costì nella mota,
o bestie impotenti;
per chi non ha denti,
è fatto a pennello
un re Travicello!
Un popolo pieno
di tante fortune,
può farne di meno
del senso comune.
Che popolo ammodo,
che principe sodo,
che santo modello
un re Travicello!”

I miti, le favole e le poesie ci insegnano sempre molto. Bisogna farne tesoro, ci aiutano a capire meglio la nostra difficile realtà quotidiana. In questo caso, la politica locale. Che con il neo eletto Sindaco Peracchini ha fatto un ulteriore salto di qualità.

Qualche esempio: da segretario generale della CISL firmava tutti gli accordi con ACAM; da candidato a sindaco del centro destra, in campagna elettorale proclamava a gran voce che si sarebbbe opposto sino alla morte alla svendita dell’acqua pubblica ideata dal malvagio Federici (al quale si proponeva come assessore quando era ancora in carica, per non parlare delle auto candidature per il centro sinistra ad ogni consultazione; così almeno si mormora negli ambienti ben informati); e quindi NO e poi NO al mostro IREN!

Oggi, minaccia di licenziare il povero Guerri, che per la cronaca è, o dovrebbe essere, un Presidente super partes, e quindi non ascrivibile alla polemica politica, perchè il suo gruppo è contro l’aggregazione ACAM-IREN; mentre per il Sindaco Peracchini, che appena insediato voleva licenziare anche il povero Gaudenzio Garavini e ora lo porta sul palmo di mano, l’aggregazione è soluzione buona e giusta.

E vogliamo parlare del PUC? Si fa decadere per un vizio di forma, perchè non c’è il coraggio di dire apertamente che si vuole fare un favore ai vari costruttori che vogliono sbancare colline e cementificare il fronte mare della Spezia. Chiaramente sostenuti dal centro destra, quello che vuol chiudere i parchi, a partire da quello di Montemarcello, che troppo ha preservato il territorio (che fastidio tutta quella costa senza villoni e alberghi!), e trasformare la Palmaria nella Capri de noialtri, con dj set francesi e i Vip del Grande Fratello.

Per finire con l’attacco alla riforma dei porti in salsa neo campanilistica, con tanto di sbotto contro i terminalisti; qui siamo al neo ambientalismo radicale.

Una roba che il povero cronista di provincia (anche un pò sciacallo, come chi scrive) non ci si raccapezza più. Ci appelliamo all’Ordine dei Giornalisti ed agli psicologi della Asl, con un Sindaco Travicello il nostro è un mestiere ingrato, a rischio crollo nervoso.