Gli asili? Agli spezzini!

marco ursano Indieblog

La Giunta Peracchini ha licenziato ieri un provvedimento di alto valore civile, etico e sociale: per accedere ai nidi ed agli asili comunali ci sarà una corsia preferenziale per i residenti alla Spezia da tre anni (se poi è oltre anche meglio). La “spezzinità” fa punteggio. Non il reddito. Quindi, non vale più il criterio di aiutare chi ha meno, ma di favorire la purezza della razza. Un accesso su base etnica. Se poi il bambino in questione dimostra di andare matto per testaroli al pesto e muscoli ripieni, il punteggio aumenta. Siccome non voglio sostituirmi al grande Paolo Frates, viro l’articolo su binari più seri.

Il provvedimento, proposto dall’assessore Medusei, che assegna maggior punteggio ai residenti spezzini, e non considera più stringenti i parametri ISEE, cioè il reddito, oltre ad essere chiaramente discriminatorio in relazione alla collocazione della famiglia nella scala sociale, è il figlio del populismo leghista che sta alla base di questo nuovo/vecchio centro destra, spezzino e nazionale. Berlusconi, così come Toti, gente che sa come si fa politica e come si comunica, da una parte presenta la faccia del “centrodestra rispettabile”, quello del presunto buon governo, del liberismo gentile. Dall’altra, solletica le peggiori pulsioni populiste “de panza”, come la paura del diverso e il razzismo diffusi nella società, perchè garantiscono di tenere assieme la coalizione in cui gli azionisti di riferimento sono Lega e Fratelli di Italia con il loro consistente bacino di voti. Operazione pericolosa, perché de facto contribuisce a creare e rafforzare l’humus sotto culturale in cui sguazzano i galantuomini di Casa Pound e Forza Nuova. Salvo poi battersi il petto di fronte alla testata del mafioso di Ostia o alla corsa del calciatore con saluto romano e maglietta della repubblica di Salò a Marzabotto.

Da quando si è insediata, la nuova Giunta spezzina si è dimenticata di partecipare alle commemorazioni di Sant’Anna di Stazzema; l’assessore Medusei (sempre lui) ha detto di voler avviare la verifica delle proprietà immobiliari nei paesi di origine degli immigrati che accedono alle case popolari, è noto a tutti che marocchini e senegalesi dispongono di lussuose ville con piscina in patria; c’è stata la recente battaglia per il Crocifisso in tutti gli uffici e scuole pubbliche, notoriamente infestati da satanisti; è in preparazione una mozione leghista contro il burqua, diffusissimo a Spezia, con migliaia di donne musulmane brutalizzate che si aggirano lungo i muri delle vie del centro e al mercatino del venerdì. E poi nuove telecamere, la lotta alla terribile piaga dei parcheggiatori abusivi, la proposta di recintare i giardini pubblici e chiuderli di sera. Anche la ventilata assunzione di nuovi vigili urbani per turni notturni, sotto sotto nasconde la volontà di ronde da giustizieri della notte. Si sa, viviamo in una città violentissima, la gente la sera non esce più di casa (per la cronaca, uno dei due distruttori seriali delle macchine parcheggiate in centro è un minorenne italiano che girava per la città alle sei del mattino, chissà se i suoi genitori sono spezzini purosangue).

Insomma, l’armamentario c’è tutto e siamo solo nei primi mesi di governo cittadino. Mi chiedo dove sia finito il cattolicesimo sociale del Sindaco Peracchini, per anni sindacalista ai massimi livelli ( chissà come avrebbe reagito da segretario CISL ad una proposta di accesso agli asili su base spezzina.) O dove siano andati il moderatismo ed il buon senso centrista del maratoneta Costa.

Oltretutto, questo provvedimento ha un risvolto a cui gli estensori, in pieno impeto decisionista, non hanno pensato. Colpisce tutti i lavoratori temporanei nella nostra città, indipendentemente da razza, religione e credo politico. Pensiamo solo ai lavoratori pendolari della Marina, magari spostati per un paio di anni alla Spezia, che non rientreranno nel criterio di assegnazione dell’asilo per i propri figli per mancanza di spezzinità conclamata. Parliamo di 2/3 mila unità all’anno, per capirci.

Negli ultimi mesi, la nostra città è andata sulle cronache nazionali per i commenti razzisti nei social sulla morte di quel ragazzo immigrato caduto dalla Cattedrale e per la recensione sulla cameriera di colore a Cortina. Speriamo di non finirci anche per l’accesso agli asili per spezzini doc.